La Traviata è un’opera d’arte totale: è architettura, è luce, è poesia, è danza, è movimento.
È uno scenario immaginario, a tratti contemplativo, qualcosa di calmo che permette di ascoltare e percepire meglio l’ambiente grazie alla luce. Nel design del prodotto, sul palcoscenico, così come in ogni altro mezzo espressivo usato da Wilson, l’opera è frutto di una “riduzione del linguaggio alle strutture minime che ne compongono la complessità” (Achille Bonito Oliva, “Space Time” – Silvana Editoriale, 2014).
Il risultato è totalmente astratto, non interpretativo, lascia all’osservatore la possibilità di associarvi il suo personale universo immaginifico. La luce è spazio, senza di essa nulla avrebbe la stessa dimensione.
Interpretare un’idea astratta, coglierne valori estetici e tecnologici, e trasformarla rapidamente in un oggetto reale che rifletta il designer e lo stile del brand sono le sfide del team di Ricerca e Sviluppo.
Nel caso de “La Traviata”, dopo questi primi passi, ci si è subito focalizzati sulla scelta del materiale e la tecnica di chiusura degli elementi che ne compongono il volume. Richiamando la lampada, per colore e struttura, un cristallo di ghiaccio, e lavorando Slamp con tecnopolimeri in lastra (bidimensionali), la scelta è ricaduta sul Lentiflex® che si contraddistingue per la trasparenza e la straordinaria capacità di “fluidificare” la luce unendolo all'effetto diffondente del Metacrilato.
Lo studio sul metodo di costruzione degli elementi lanceiformi, per i quali era necessario ottenere una perfetta sagomatura dei bordi, è stato condotto parallelamente a quello sulla componente illuminotecnica, per garantire che i “cristalli” ottenessero l’esatta quantità di colore desiderata da Wilson. In un clima di dialogo costante e confronto costruttivo, luce e forma sono stati fissati in circa quattro mesi di lavoro. Per la luce, dal momento che nessuno dei LED esistenti sembrava fare al caso de La Traviata, si è deciso di progettarne da zero; sulla forma, per garantire la solida connessione dei vari elementi, tra loro e con la “main arrow” senza mettere in discussione la leggerezza e la trasparenza della lampada, sono stati ingegnerizzati dei connettori stampati a iniezione totalmente invisibili.
Il palcoscenico del Teatro dell’Arte della Triennale di Milano ha accogliere la cena riservata alla presentazione de La Traviata. La tavola imperiale venne allestita con grande attenzione, pronta a ospitare i 40 invitati che, al loro ingresso nel teatro, furono accolti dal preludio dell'opera di Verdi, segnando l'inizio della cena placè. Sospese sopra il palcoscenico, le sculture luminose divennero protagoniste di una straordinaria performance, un gioco di luci, colori e movimenti che incantò gli ospiti.
"Quando mi sono trovato per la prima volta faccia a faccia con Bob, mi sono sentito immediatamente trascinato nel suo universo più intimo, di artista e di uomo.
Al di là delle parole della critica, e dell’esperienza totale che Wilson ti fa vivere in teatro, quello che mi ha affascinato di quest’uomo è qualcosa di toccante a livello ancestrale. Sono una persona molto empatica, per me è fondamentale la genesi di un progetto creativo partendo da una relazione di qualità.
Ho capito subito che la collaborazione con Wilson avrebbe arricchito Slamp di cultura, di visioni, di sensazioni, e che avrebbe portato a qualcosa di visionario e avanguardistico, soprattutto per la sua idea della luce in quanto unico elemento in grado di dare dimensione allo spazio.
Il risultato, La Traviata, è una scultura luminosa aspirazionale, misteriosa, seduttiva, sperimentale, innovativa, originale, e con quel pizzico di ironia che è onnipresente tanto nel lavoro di Bob quanto nelle creazioni di Slamp."
Durante il Fuorisalone 2016, in via San Gregorio, l’interno di Hotel Wallpaper, curato dalla famosa rivista di lifestyle, si animava con un setup ricercato. Le sculture La Traviata furono scelte per illuminare la Ballroom, creando un’atmosfera unica. Le note di Anohni and the Jonson accompagnavano la serata, tra ottimi cocktail e un'energia vibrante data dalla proiezione del corto sulla scultura luminosa, realizzato dal regista di Slamp Federico Zanotti.
Nel 2016, per celebrare i 10 anni di successi del "The Watermill Center", Slamp ha partecipato a “ART of the Treasure Hunt”, un evento organizzato dalla collezionista Luziah Hennessy in Toscana. In occasione di questa manifestazione, la scultura luminosa La Traviata, creata da Robert Wilson, è stata protagonista di una speciale installazione nella storica cantina Felsina di Castelnuovo Berardenga (SI), tra le botti del Chianti Classico. Altre sculture di Wilson sono state esposte nel Relais & Châteaux Borgo San Felice, insieme a un’installazione di chandelier Aria Gold in omaggio a Zaha Hadid. L'evento è stato aperto al pubblico fino a ottobre 2016.
La Traviata, la scultura luminosa firmata da Robert Wilson per Slamp, è stata protagonista della 23ª asta d'arte del Watermill Center a New York, il 30 luglio 2016. Il percorso creativo tra Wilson, drammaturgo visionario, e Slamp è iniziato meno di un anno prima, culminando con l’esposizione di 8 prototipi de La Traviata, presentati in un’unica e esclusiva installazione luminosa. I pezzi sono stati venduti dall’asta internazionale di Simon de Pury, e il ricavato è stato destinato al sostegno dei giovani talenti del Watermill Center, per supportare la loro formazione e il loro futuro nel mondo delle arti.
Il concept di Robert Wilson per l’esposizione di Slamp al Salone del Mobile 2017, “LIGHT OF OTHER WORLDS”, ha presentato prospettive uniche delle nuove collezioni del brand.
Il talk, “The Experience of Light in Architecture, Art and Design”, ha visto la partecipazione di Robert Wilson, Daniel Libeskind, Doriana e Massimiliano Fuksas, Maha Kutay e Woody Yao di Studio Hadid, Nynke Tynagel e Job Smeets di Studio Job, Analogia Project Studio e Zaim Kamal di Montblanc International, Cristina Morozzi, moderati da Tony Chambers (Wallpaper), per discutere dell'importanza della luce nel design.
Il 6 aprile 2017, Robert Wilson, Dimitris Pandermalis, direttore del Museo dell’Acropoli di Atene, e Thodoris Economou, celebre pianista, hanno partecipato a un evento esclusivo presso l'Acropolis Museum, nel cuore storico di Makriyianni.
Le rovine archeologiche del V secolo d.C. hanno fatto da scenografia all'evento, illuminato dalle sculture di luce ideate da Robert Wilson per Slamp. La serata si è aperta alle 20:30 con un concerto di Thodoris Economou nella galleria del Partenone, offrendo una vista panoramica sui templi antichi e sull’agorà. Alle 21:15, Dimitris Pandermalis e Robert Wilson hanno discusso l’importanza della luce, prendendo spunto dalla scultura "La Traviata" che dal 2017 è esposta nel museo in pianta stabile.
Slamp è stato partner tecnico del McKim Medal Gala, un evento organizzato in onore di coloro che, negli Stati Uniti e in Italia, hanno dato un contributo significativo alle arti e alle scienze umane.
In quell’edizione, la presidente del Gala, Maria Teresa Venturini Fendi, ha scelto il design Made in Italy di Slamp per illuminare il Gala, che si è tenuto a Villa Aurelia (Gianicolo).
Sei sculture luminose “La Traviata” di Robert Wilson e “Mida”, gioielli luminosi unici, hanno creato un’atmosfera magica nei giardini dei Limoni.
Il McKim Medal Gala è un evento annuale di raccolta fondi a sostegno del Fellowship Program, che permette a americani e italiani di proseguire i propri studi in un ambiente dinamico e in costante evoluzione. In quella edizione, il Gala ha reso un riconoscimento speciale a due italiani: Paola Antonelli, Senior Curator per Architettura e Design al MoMA e curatrice della XXIII Triennale di Milano “Broken Nature,” e Luca Guadagnino, regista, sceneggiatore e produttore.
Robert Wilson
“Il regista teatrale più visionario del mondo”, The New York Times
8 settembre 2015, Milano:
Durante una cena organizzata dall’amica comune Luziah Hennessy, Robert Wilson e Roberto Ziliani hanno modo di confrontarsi su temi sensibili a entrambi (design, arte, luce).
Si sentono complici, arrivano a interrogarsi su temi più intimi (l’infanzia, l’emotività, le rela-zioni personali). Bastano pochi scatti dell’opera “La Traviata” messa in scena da Wilson qualche mese prima a Linz per suggellare una definitiva intesa progettuale...